
La matematica non è un’opinione. E i numeri rappresentano dati inconfutabili.
Ed in questo senso un settore in crescita esponenziale è senza ombra di dubbio quello legato alla ristorazione ed al retail.
Un mercato che, in pratica, non conosce crisi e che non viene alterato da quello che avviene quotidianamente.
Nonostante l’indecisione politica vissuta negli ultimi mesi e dalle flessioni dei mercati finanziari, i numeri dicono altro.
Food e retail
600 punti vendita ed oltre 4 mila posti di lavoro. Sono appunto questi i numeri che svela Confindustria riguardanti il 2° semestre del 2018.
Questo perché i retailer continuano ad investire pesantemente, soprattutto nel mondo del food che si prevede possa crescere ulteriormente del 2,5%.
Un giro d’affari che secondo l’Osservatorio si attesterà sui 152 miliardi di euro.
135 punti vendita aperti solo nel 2018, con passi da gigante anche per il fenomeno dello street food.
Retail: Lombardia al primo posto, terza la Campania
Interessanti i dati che evidenziano quelle che sono le statistiche regione per regione.
Medaglia d’oro per la Lombardia: ben 8200 gli esercizi commerciali in franchising.
Anche in questo caso la ristorazione rappresenta un punto cardine, previste infatti ulteriori 43 aperture di nuovi punti vendita.
Segue l’Emilia Romagna con 50 nuovi store tra Bologna e le altre principali località italiane.
A sorpresa sul podio compare la Campania con 30 nuove aperture in programma.
L’investimento di un locale chiavi in mano in questa regione infatti è di 100 mila euro, con un rientro delle spese stimato intorno ai 24 mesi.
Le novità
Il target del futuro? Sicuramente le nuove generazioni che hanno più dimestichezza nell’acquistare con un semplice tocco dal proprio smartphone.
Diversamente dalle generazioni precedenti, c’è un modo nuovo di acquistare così come si rinnova anche la concezione della fedeltà verso un brand.
Insomma una vera e propria fonte sul quale il retail punta fortemente per la sua crescita nei prossimi anni.
Cosa invece preoccupa il presidente Confimprese, Mario Resca, è la nuova proposta di governo.
La chiusura obbligatoria di 12 festività all’anno sarebbe in pratica un vero e proprio autogol nell’era dei competitor che offrono servizi 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Il prossimo obiettivo? Nei prossimi anni lo scopo è quello di integrare i canali, tra negozio fisico e quello digitale.
Anche tu vuoi investire nel mercato del food e retail? L’esperienza di Dimar Service è una garanzia per il settore.
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